fbpx Skip to main content

Nell’immaginario collettivo quando pensiamo al mondo dei bar si tende ad immaginare un ambiente prettamente fatto di uomini, dagli uomini e per gli uomini. Whisky, gin e distillati vari sembrano essere gusti lontani, troppo distanti  per quelle donne che in passato, venivano relegate nelle sale da tè e, se proprio volevamo immaginarle dentro un bar avevano esclusivamente il ruolo di ballerine da saloon (vedi le tipiche scene da film spaghetti western!).

Da qualche anno a questa parte però abbiamo dato una spintarella agli uomini e siamo riuscite a riappropriarci del bancone, delle bottiglie di Scotch e Bombay Sapphire. Si, avete capito bene, riappropriate! C’è stato un tempo difficile da ricordare, in cui donne come Betsy Flanagan, prima barlady della storia,  si destreggiavano dietro al bancone e vincevano battaglie a colpi di cocktail.

Curiosi di conoscere questa storia?Allora potete continuare la lettura di questo articolo, facendo un viaggio a ritroso direttamente nel 1779.

VI SIETE MAI CHIESTI QUANDO VENNE PRONUNCIATA LA PAROLA COCKTAIL PER LA PRIMA VOLTA?

Noi si e abbiamo deciso di raccontarvi una storia. Come e quando nasce la parola cocktail?
Sono gli anni della rivoluzione americana e in un America sempre più devastata dalla guerra per l’indipendenza, storie di persone comuni si intrecciano alla storia, quella scritta sui libri, diventando icone immortali. Elisabeth Flanagan, per gli amici Betsy, era la proprietaria di una piccola taverna in una cittadina non lontana da York. Rimasta vedova, Betsy si occupava della taverna portando avanti il lavoro del defunto marito caduto in guerra. Una sera, mentre la sua taverna era affollata da militari francesi, Betsy preparò un mix di distillati che servì ai militari d’oltreoceano dentro una bottiglia che aveva la forma di una coda di gallo e in bicchieri  decorati con piume  coloratissime. I militari francesi apprezzarono così tanto quel drink che ne rimasero entusiasti e avendo problemi di pronuncia inglese cominciarono a chiamare quel mix con il nome di cocktail (coda di gallo), portando la parola nel vecchio continente e diffondendola.

Possiamo dire che Betsy Flanagan fu una delle prime bartender ed è grazie a lei che possiamo chiamare cocktail  le miscele che beviamo nei nostri bar preferiti!

Betsy, fu solo una delle tante donne che hanno contribuito a scrivere la storia dei cocktail. Durante una rivoluzione, facendo appello al suo #girlpower, fu essa stessa una rivoluzionaria perché osò conquistare la stima di un mondo che purtroppo, a distanza di oltre 200 anni, appartiene ancora troppo agli uomini .

LA FIGURA DELLA BARLADY OGGI

Cari maschietti intenti a leggere l’articolo, un consiglio: se state immaginando una barlady come una tipica “Ragazza del coyote Ugly”, toglietevi subito quest’immagine dalla mente perché non è quello il genere di barlady a cui noi ci riferiamo. Le vere barlady, che da ora comincerò a chiamare solo bartender, non avranno bisogno di conquistarvi con gesti ammiccanti, non avranno bisogno di far cadere qualche goccia di soda sul loro décolleté per avere complimenti e accaparrarsi la clientela.

Le bartender a cui facciamo riferimento sono quelle che vi stupiranno con i loro cocktail e con la loro maestria. Chi conosce bene ingredienti e tecniche di preparazione non avrà certo bisogno di ricorrere a mezzucci per avere rispetto all’interno del proprio bar.

È una fortuna che sempre più donne si stiano (ri) avvicinando al meraviglioso mondo della miscelazione.
Il bartending è un’arte che deve appartenere a tutti e che non deve essere relegata meramente ad un genere.

E poi diciamocelo: perché una donna può essere la migliore nel prepararti il ragù della domenica ma non può essere la migliore nel preparare un indimenticabile Old fashioned?

Kaitlyn Stewart, una moderna Betsy! Non vi siete chieste chi potrebbe essere la Betsy Flanagan dei nostri tempi? Curiosi eh? Ebbene, la migliore bartender del mondo secondo la World’s Class Competition del 2017 è proprio la 28enne canadese Kaytlin Stewart del bar Dinette a Vancouver.
E tu, ragazza che stai leggendo l’articolo e sei arrivata alla fine! Vuoi diventare anche tu un’eccellente barlady? Iscriviti ai nostri corsi!

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con i tuoi amici e continua a seguirci!

Articolo a cura di Licia Bonafè